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4.0 - CLASSIFICAZIONE

   Di Codici a Barre ne esistono diversi tipi, e con caratteristiche diverse, è pertanto giusto classificarli in modo da individuare il codice adatto per ogni applicazione. Agli inizi sono state proposte diverse tecniche di codifica, con il passare degli anni alcune di queste proposte sono quasi sparite dall'uso pratico, mentre altre si sono evolute; attualmente solo una mezza dozzina di simbologie sono praticamente usate.

   Tra queste simbologie più usate alcune sono presenti nella nostra realtà quotidiana, mentre altre sono destinate ad applicazioni speciali; ogni simbologia comporta la definizione di un set di caratteri ( alfabeto ) finito ed univoco, per ciascun carattere ne viene data una rappresentazione come sequenza binaria e da questa, con un opportuno criterio, si passa alla rappresentazione ottica.

4.1 - CODICI A DUE SPESSORI

Gli elementi del codice (barre e spazi) possono assumere due soli spessori, in rapporto compreso tra 2 e 3. Appartengono a questo gruppo i codici:


4.2 - CODICI A PIU` DI DUE SPESSORI

Gli elementi del codice possono assumere piu` di due spessori diversi. In generale cio` richiede una migliore qualita` di stampa. Appartengono a questa categoria i codici:


4.3 - CODICI A 2 DIMENSIONI

Gli elementi del codice possono assumere piu` di una dimensione. In generale cio` richiede una migliore qualita` di stampa; i codici 2D hanno cominciato a diffondersi fino dal 1984, ma e' con l'evoluzione dei lettori a 2D che hanno cominciato a diffondersi.
Appartengono a questa categoria i codici:

    - Aztec Code
    - MaxiCode
    - DataMatrix
    - Code 1
    - Code 49
    - PDF417
    - Code 16K
    - CodaBlock
    - QR Code
    - SnowFlake Code
    - SoftStrip
    - SuperCode
    - UltraCode